Il paziente cronico è stato particolarmente penalizzato durante il periodo della pandemia da Covid-19.
Fra le patologie croniche più comuni, oltre a quelle cardiovascolari si individuano l’Asma bronchiale ed il Diabete Mellito di Tipo 2.
L’asma bronchiale è una patologia cronica ostruttiva variabile delle vie aeree con un indice di prevalenza significativo nella popolazione ed un incremento dell’incidenza che la rende una delle più comuni malattie croniche al mondo. Nonostante i numerosi ed efficaci strumenti diagnostici e terapeutici, il numero dei pazienti è in continua crescita, anche e soprattutto a causa di una serie di criticità non risolte nell’ambito del percorso diagnostico e terapeutico, ulteriormente aggravato dall’emergenza pandemica del Covid19.
Diventa indispensabile, quindi, confrontarsi sulla base delle Linee Guida condivise e della personale esperienza sui punti focali della diagnosi precoce e delle terapie.
Il corso si propone dunque di individuare il percorso diagnostico-terapeutico più appropriato nella gestione del paziente asmatico e di promuovere la scelta più idonea di principi attivi e device per garantire un miglior controllo della patologia anche al tempo del Covid19.
Il Diabete Mellito di tipo 2: i dati epidemiologi ed economici attuali, nell’evidenziare una vera e propria “emergenza diabete” in Italia, nonché la forte associazione tra diabete mellito tipo 2 (DM2) e patologie cardiovascolari e renali, indicano la necessità urgente di migliorare l’approccio terapeutico al paziente diabetico. A questo riguardo, il Piano Nazionale sulla Malattia Diabetica del Ministero della Salute ha identificato l’approccio multiprofessionale quale strategia prioritaria. Tale approccio è oggi di grande attualità alla luce soprattutto dell’introduzione degli inibitori del cotrasportatore SGLT2 (SGLT2-I) che, oltre all’effetto anti iperglicemico presentano non solo una azione cardioprotettiva ma anche e soprattutto una significativa efficacia nefro protettiva con riduzione del 30% del rischio di iniziare la terapia dialitica, effetto evidente anche nelle fasi avanzate di malattia renale diabetica, come dimostrato dallo studio CREDENCE.
Inoltre, negli ultimi anni, ulteriori studi Scientifici importanti, come Il CANVAS, EMPA-REG OUTCOME, DECLARE-TIMI 58, hanno dimostrato che gli iSGLT2 garantiscono una protezione anche a livello CV.
L’aggiornamento delle maggiori linee guida internazionali ha pertanto sancito un “paradigm shift” nella terapia del paziente DM2. È stato infatti aggiunto al tradizionale schema mirato al controllo della glicemia, un protocollo di intervento terapeutico mirato alla prevenzione degli eventi cardiorenali.
Questo evento formativo è mirato ad indirizzare l’attenzione del clinico nella prevenzione e nel trattamento di patologie croniche.
L’emergenza Covid-19 ha di fatto posto l’attenzione politica e sanitaria su alcuni elementi chiave nella gestione della sanità pubblica quale l’urgenza di bilanciare nella gestione delle malattie croniche l’appropriatezza d’uso delle risorse con il controllo del costo sociale, senza tuttavia creare un disagio per i pazienti e tra gli operatori